Gesebel
fumetto / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Gesebel?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Gesebel è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti di genere fantascientifico creato negli anni sessanta da Max Bunker e dal disegnatore Magnus ed edita dall'Editoriale Corno dal 1966 al 1967.[1][2] Magnus, nel dare forma a un universo prevalentemente femminile, riesce a dare prova della sua arte realizzando figure femminili in maniera completamente nuova per l'epoca[3] e preannunciando quello che sarà il fenomeno delle eroine sexy del fumetto degli anni successivi[4]. La serie si distingue per una evidente satira sociale del periodo con i riferimenti al femminismo, alla corruzione della classe dirigente[3] e, insieme alle altre testate del fumetto nero italiano del periodo, fu oggetto dell'attenzione dei tribunali che temevano la carica eversiva di questo genere di pubblicazioni temendo che potessero «turbare l’ordine pubblico, l’ordine della famiglia e incitare alla criminalità e al delitto», finendo oggetto di processi e sequestri. Alla lunga le vicende giudiziarie e la pressione dell'opinione pubblica spinsero gli autori ad ammorbidire i toni e le trame persero quasi del tutto la loro carica innovativa.[5] Luigi Bernardi e Paolo Ferriani hanno dedicato al personaggio una monografia nella serie “I quaderni del fumetto italiano” (Alessandro Distribuzioni, 1986)[3].
Gesebel | |
---|---|
Lingua orig. | Italiano |
Autore |
|
Editore | Editoriale Corno |
1ª app. | febbraio 1966 |
1ª app. in | Gesebel n. 1 |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Gesebel | |
serie regolare a fumetti | |
Testi | Max Bunker, Erasmo Buzzacchi |
Disegni | Magnus, Luigi Corteggi, Roberto Corbella |
Editore | Editoriale Corno |
1ª edizione | febbraio 1966 – ottobre 1967 |
Periodicità | mensile |
Albi | 23 (completa) |
Genere | fantascienza |