Gribiche
film del 1926 diretto da Jacques Feyder / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Gribiche è un film muto del 1926, diretto da Jacques Feyder.
Gribiche | |
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Titolo originale | Gribiche |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 1926 |
Durata | 113 min. |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33 : 1 film muto |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Jacques Feyder |
Soggetto | da un racconto di Frédéric Boutet |
Sceneggiatura | Jacques Feyder |
Produttore | Alexandre Kamenka |
Casa di produzione | Films Albatros |
Fotografia | Maurice Desfassiaux, Maurice Forster |
Scenografia | Lazare Meerson |
Interpreti e personaggi | |
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Protagonista della storia è l'attore bambino Jean Forest, "scoperto" sulle strade di Montmartre dal regista Jacques Feyder e già segnalatosi all'attenzione del pubblico e della critica per la sua interpretazione nei film Crainquebille (1922) e Visages d'enfants (1925), diretti dallo stesso regista.[1] Al fianco di Jean Forest è l'attrice francese Françoise Rosay, moglie del regista, qui nel primo importante ruolo da protagonista della sua lunga e fortunata carriera cinematografica.[2]
Il film mette a contrasto il mondo freddo e cinico dell'alta società con quello vivo e vibrante delle classi popolari, che uscite dalla povertà si affacciano ora come protagoniste della nuova società francese.[3]
Come tipico nei film di Feyder, il film contiene suggestive riprese di esterni delle vie di Parigi. Altrettanto notevoli sono gli interni, girati negli studi di Films Albatros a Montreuil (Senna-Saint-Denis), avvalendosi delle splendide scenografie Art déco di Lazare Meerson ispirate alle decorazioni del Palazzo Stoclet a Bruxelles.
Il film riscosse un ottimo successo di pubblico, nonostante alcune riserve da parte della critica per alcuni eccessi sentimentali della vicenda e un certo didascalismo nella critica sociale.[4]