Guerra tra Kaidu e Kublai
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La guerra tra Kaidu e Kublai fu un conflitto interno alla dinastia gengiscanide combattuto tra Kaidu e Kublai (e il suo successore Temür) dal 1268 al 1301. Kaidu era il capo della casa di Ögedei e il khan de facto del Khanato Chagatai, mentre Kublai era il capo della casa di Tolui, il fondatore della dinastia Yuan ed il khan del cosiddetto "Gran Khanato". Il conflitto tra Kaidu e Kublai fu immediatamente successiva alla guerra civile toluide (1260-1264) e portò alla definitiva dissoluzione dell'Impero mongolo.
Guerra tra Kaidu e Kublai parte della dissoluzione dell'Impero mongolo | |||
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Stele mongola che registra la soppressione della rivolta di Kaidu nella Provincia di Lingbei[1] | |||
Data | 1268-1301 | ||
Luogo | Mongolia, Cina settentrionale ed occidentale, Asia centrale sotto l'Impero mongolo | ||
Esito | Inconcludente. Kaidu fallisce nel tentativo di ripristinare il primato della linea di Ögödei Khan al comando dell'Impero mongolo né gli Yuan riescono a riaffermarsi quali unici sovrani del dominio gengiscanide. L'impero mongolo resta frammentato. | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Al momento della morte di Kublai, avvenuta nel 1294, l'impero mongolo era ormai diviso in quattro entità politiche separate: il khanato dell'Orda d'oro a nord-ovest, il khanato Chagatai al centro, l'ilkhanato a sud-ovest e la dinastia Yuan, la cui capitale si trovava a Khanbaliq (odierna Pechino), a est.[2] Sebbene Temür fece successivamente pace con i tre khanati occidentali nel 1304, dopo la morte di Kaidu, i quattro Stati successori dell'impero mongolo continuarono il loro sviluppo separatamente e caddero in tempi diversi.