Kipčaki
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I kipčaki, noti anche come qipčaq o poloviziani, furono una confederazione e un popolo di nomadi turco-altaici che si stanziarono nel Medioevo in alcune regioni della steppa eurasiatica. Menzionati per la prima volta nell'VIII secolo come parte del Secondo Khaganato turco, molto probabilmente abitavano nei pressi dell'Altaj da dove si espansero nei secoli successivi, prima come parte del Khanato Kimeko e, successivamente, all'interno di una confederazione con i cumani; negli spostamenti verso occidente che ne seguirono, alcuni gruppi di kipčaki si trasferirono nelle steppe pontico-caspiche, Syr Darya e Siberia. La confederazione cumano-kipčaka fu conquistata dall'Impero mongolo all'inizio del XIII secolo, ma essi continuarono ad esercitare un certo ruolo in Europa nelle vicende che riguardarono il Regno d'Ungheria, la Rus' di Kiev e l'Orda d'Oro.[2]
Kipčaki | |
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I kipčaki in Eurasia attorno al 1200 | |
Luogo d'origine | Monti Altaj |
Lingua | Lingua cumana |
Religione | Sciamanesimo e tengrismo (storicamente), cristianesimo e islam |
Gruppi correlati | kazaki, cumani, nogai peceneghi, tatari[1] |