Kitáb-i-Íqán
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il Kitáb-i-Íqán o Iqan (in arabo الكتاب الإيقان?, persiano كتاب ايقان), ossia il Libro della Certezza, è uno dei Libri sacri per i seguaci della Fede bahai. Fu scritto da Bahá'u'lláh, il fondatore della Religione bahai, parte in lingua persiana e parte in lingua araba, nel 1861 durante il suo esilio a Baghdad, allora provincia dell'Impero ottomano.
Il Kitáb-i-Íqán è la più importante opera teologica di Bahá'u'lláh e quindi della Fede bahai; è anche la prima Scrittura bahai a essere stata pubblicata[1].
Il testo fu tradotto per la prima volta in inglese nel 1904[2], poi ritradotto, sempre in inglese, nel 1931 da Shoghi Effendi che lo descrisse come
«Un esempio di prosa persiana, di uno stile allo stesso tempo originale, casto e vigoroso, e notevolmente esplicito, di argomento impellente e di irresistibile eloquenza, questo Libro, nello stabilire in ampie linee il Grande Piano Redentivo di Dio, occupa una posizione senza pari fra le Opere della Letteratura bahai ad eccezione del Kitáb-i-Aqdas, il Più Santo Libro di Bahá'u'lláh.»
([3])