Lingua frigia
lingua indoeuropea estinta / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La lingua frigia, chiamata anche più semplicemente frigio,[1][2] è una lingua indoeuropea estinta parlata anticamente dai Frigi, popolo che durante l'età del Bronzo migrò, probabilmente partendo dai Balcani o dalla Tracia, in Asia Minore, raggiungendo così le sedi in cui è storicamente attestato. Si pensava che tale migrazione fosse associata ai movimenti dei Popoli del Mare, avvenuti intorno al 1200 a.C. e comunque nel corso del XII secolo a.C., ma si tende oramai a postdatare lo spostamento frigio di due o tre secoli e a collocarlo, dunque, tra il X e il IX secolo a.C.[3]
Frigio † | |
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Altri nomi | Troiano |
Parlato in | Frigia (regione situata nell'Anatolia centro-occidentale, oggi in Turchia) |
Periodo | VIII secolo a.C. (?) - V/VI secolo |
Locutori | |
Classifica | estinta |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto frigio, alfabeto greco (variante neofrigia) |
Tipo | SOV (ordine non marcato), lingua flessiva (tipo sintetico), accusativa |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue greco-frigie (?) Lingua frigia |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | --
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ISO 639-2 | ---
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ISO 639-3 | xpg (EN)
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Linguist List | xpg (EN)
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Glottolog | phry1239 (EN)
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Cartina storico-geografica dell'Asia Minore con i nomi (in spagnolo) delle antiche regioni anatoliche, tra cui quelle, i cui nomi sono segnati in corsivo, colonizzate o connesse col mondo greco. Il territorio grigio scuro individua l'estensione tradizionale della regione abitata dai Frigi, mentre la linea tratteggiata racchiude la massima espansione raggiunta dal regno frigio, con relative zone d'influenza culturale e linguistica. | |
Il frigio si è estinto intorno al VI secolo, ma si possono ricostruire alcune parole con l'aiuto delle iscrizioni redatte in una scrittura simile all'alfabeto greco, la variante neo-frigia.
Si suppone che fosse affine al tracio e forse all'armeno, soprattutto in base alle testimonianze contenute nelle fonti classiche. Erodoto riporta il racconto, di matrice macedone, secondo il quale i Frigi emigrarono in Asia Minore provenendo dalla Tracia e, giunti in Anatolia, diedero il loro nome alla regione occupata.[4] Proseguendo poco oltre nel testo, Erodoto afferma che gli Armeni erano coloni dei Frigi, considerati un unico popolo omogeneo ancora al tempo di Serse I.[4] A giudicare invece dai dati linguistici a nostra disposizione, il frigio dimostrerebbe delle forti affinità con l'armeno e, in particolar modo, con il greco antico,[5] intrattenendo con essi una relazione che porta a ipotizzare un arcaico Sprachbund euro-anatolico, quasi una sottofamiglia dialettale indoeuropea.