Lingua gallica
lingua celtica estinta / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La lingua gallica è una lingua celtica estinta, parlata nelle antiche Gallie (odierne Francia, Italia nord-occidentale, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Germania centro-occidentale e Paesi Bassi meridionali) prima della diffusione capillare del latino volgare durante il periodo del Tardo Impero romano, che finì per scalzarne lo stato di prima lingua della maggior parte della sua popolazione.
Gallico † | |
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Parlato in | Europa centrale ed occidentale |
Periodo | VI secolo a.C.[1] - VI secolo |
Locutori | |
Classifica | estinta |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto etrusco, alfabeto italico, alfabeto greco, alfabeto latino[2] |
Tipo | SVO (ordine non obbligatorio)[3][4], flessiva, accusativa |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue celtiche Lingue celtiche continentali Lingua gallica |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | cel
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ISO 639-3 | xtg (EN)
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Glottolog | tran1289 (EN)
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Estensione del gallico durante l'Età del ferro, dopo essersi scisso dalla compagine del celtico comune, e il periodo romano | |
Questa lingua ci è nota attraverso diverse centinaia di iscrizioni (circa ottocento), spesso frammentarie e a volte non ben conservate, realizzate su pietra, su vasi di ceramica e altri manufatti, su monete e talvolta su metallo (generalmente piombo, ma in un caso zinco). Si trovano in tutta la Gallia romana, vale a dire gran parte dell'odierna Francia, così come parti di Svizzera, Italia, Germania e Belgio.[5] Il gallico è parafileticamente raggruppato con il celtiberico, il lepontico, il galato e il cosiddetto gallico cisalpino nel ramo continentale delle lingue celtiche. In un senso più ampio, il gallico può comprendere anche varietà di celtico parlate in buona parte dell'Europa centrale e dei Balcani (Pannonia) e solitamente raggruppate nel norico, che si pensa fosse strettamente imparentato.[3] L'appartenenza al diasistema gallico del lepontico, lingua più anticamente attestata e con caratteri divergenti dal gallico, non è pacifica ma è stata talvolta postulata.[6] Le precise relazioni linguistiche tra le varie lingue celtiche continentali, tra queste e altre lingue avvicinate da alcuni studi (come il lusitano e il tartessico, a volte definiti "lingue para-celtiche"), così come tra loro e le antiche e moderne lingue celtiche insulari (a partire specialmente dall'irlandese arcaico), sono incerte e tuttora oggetto di dibattito soprattutto a causa della loro scarsa attestazione.
Le epigrafi galliche consistono principalmente di calendari, resoconti di vasellame, monumenti e lapidi funebri (epitaffi), brevi dediche a divinità, iscrizioni su monete, dichiarazioni di proprietà, ma constano anche di altre tipologie di testi, come quelle che sembrano essere tavolette di maledizione.