Ludovico Abenavoli
condottiero italiano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Ludovico Abenavoli, o Abenavolo, (il Guicciardini nella sua Storia d'Italia lo menziona come Ludovico Aminale da Terni) [1] (Teano, 1470 circa – prima del 1535 [2]), è stato uno dei partecipanti alla celeberrima disfida di Barletta del 1503.
Ludovico Abenavoli | |
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Nascita | 1470 |
Morte | 1535 |
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Di famiglia originaria normanna, discesa da uno dei 12 Cavalieri che fondarono la città di Aversa, gli Abenavolo ebbero signoria di molti feudi, alleanze illustri e godettero nobiltà in Teano e in Capua.
Ludovico era primogenito di Troilo, generale degli Aragonesi, e di Caterina Caracciolo. Ebbe l'onore di essere scelto fra i vari contendenti (tredici in tutto) che in seguito si batterono nella Disfida di Barletta. Nella lotta si distinse insieme a Ettore Fieramosca riuscendo a travolgere fino a far indietreggiare e ritirare dal campo due cavalieri francesi.
In seguito comprò, nel 1514, il feudo della dogana e dello scannaggio e la terra di Pietramelara a Teano. Nel 1516, espanse ancora il suo territorio con Marzanello, riuscendo poi a diventare sindaco (all'epoca erano in tre a svolgere tali funzioni) dell'Università di Teano.
«Heroe d'ammirabile valore fu quel Ludovico d'Abenavolo non meno invitto guerriero che famoso conduttiero di cavalli: Egli con l'armi in mano in pubblic'agone con quei dodici compagni Italiani il pregio dell'italico valore, sopra tutte le nazioni del mondo sostenendo col riportare glorioso trionfo, questa sua patria non solo: ma l'Italia tutta illustrò»