Museo civico di Barletta
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Il museo civico di Barletta nacque a fine Ottocento con una prima collezione di reperti archeologici donati dai cittadini e collocati nella biblioteca comunale. Nell'arco di un ventennio il nucleo originario si arricchì di dipinti di artisti barlettani: Geremia Discanno , Giuseppe De Nittis, Vincenzo De Stefano , Giambattista Calò, Giuseppe Gabbiani.[1] Con le successive donazioni le raccolte assunsero maggiore consistenza, grazie al legato di Léontine De Nittis, alle opere autografe e di collezione di Gabbiani, all'acquisizione delle opere di Raffaele Girondi, fino alla donazione di Ferdinando Cafiero avvenuta nel 1936. Dal 1929 il Museo ha avuto sede nel complesso dell'ex convento San Domenico e dal 2003 è stato riaperto nelle sale del castello di Barletta.
Museo Civico | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Barletta |
Indirizzo | Castello di Barletta, Piazza Castello |
Caratteristiche | |
Tipo | Pittura |
Visitatori | 19 994 (2022) |
L'area espositiva del primo piano è articolata il tre sezioni:
- "galleria Antica", con opere di Luca Giordano, Francesco Solimena e Francesco De Mura;
- "galleria dell'Ottocento", con opere di pittura raccolte dal collezionismo locale, che comprendono in particolare artisti napoletani, tra cui Gioacchino Toma, Eduardo Dalbono, Giuseppe Cammarano, Francesco Paolo Michetti;
- "galleria di Ferdinando Cafiero".