Naso elettronico
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Il naso elettronico è definito come uno strumento che comprende un insieme (array) di sensori elettrochimici parzialmente specifici e un appropriato sistema di riconoscimento dell’impronta olfattiva (pattern recognition system), capace di riconoscere odori semplici o complessi[1]. Può essere definito come un sistema biomimetico, progettato cioè per imitare il funzionamento dei sistemi olfattivi che ritroviamo in natura come quello dei mammiferi o più specificatamente quello umano. Come il naso umano, il naso elettronico non esegue una speciazione chimica dell’odore analizzato, per cui non è in grado di identificarne le singole molecole che lo compongono, ma l’insieme di sensori produce una sorta di “impronta olfattiva”, che può essere classificata sulla base di un database di riferimento acquisito dallo strumento in una preliminare fase di addestramento.[2]
Grazie alle potenzialità dello strumento di fornire analisi dell’odore in maniera continuativa e con un costo relativamente contenuto, dal momento della sua comparsa, alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, le applicazioni del naso elettronico sono state studiate e proposte in diversi ambiti, quali:
- l'industria alimentare, per il riconoscimento di alimenti di diversa provenienza (anti-sofisticazione) o il monitoraggio della freschezza o della shelf-life dei prodotti alimentari;[3]
- il settore biomedicale, prevalentemente per la diagnosi non invasiva di diverse patologie - oncologiche e non - tramite l'analisi dell'odore di fluidi biologici;[4]
- l'ambito ambientale, per il monitoraggio in continuo delle emissioni odorigene emesse da diverse tipologie di realtà industriali e di trattamento rifiuti.[5] In questo ambito, i nasi elettronici sono particolarmente interessanti per la loro capacità unica di fornire una misura continua degli odori, e di riconoscerne la provenienza, motivo per cui questo è l’unico settore per cui vi sono stati dei tentativi concreti di standardizzazione della tecnologia;[6]
- altri settori, quali ad esempio quello del controllo di processo[7] o dell'industria cosmetica.[8]
Nonostante la rapida espansione degli studi riguardanti le possibilità di applicazione dei nasi elettronici, nella pratica, le loro applicazioni industriali su larga scala sono ancora piuttosto limitate[9], per via di alcune problematiche specifiche legate in particolare alla ripetibilità delle risposte nel tempo[10], e alla riproducibilità degli strumenti stessi.