Nausicaä (Nausicaä della Valle del vento)
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Nausicaä (ナウシカ?, Naushika, na.ɯɕika) è la protagonista del manga Nausicaä della Valle del vento, scritto e disegnato dall'animatore e regista giapponese Hayao Miyazaki e pubblicato nella sua serializzazione originale da Tokuma Shoten sulla rivista Animage dal 1982 al 1994[3], e del suo adattamento cinematografico del 1984 diretto dallo stesso autore e distribuito dalla Toei Company[8][9].
Nausicaä | |
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Nausicaä (con Teto in spalla) sulla copertina del secondo volume dell'edizione italiana del manga a cura di Panini Comics[1] | |
Universo | Nausicaä della Valle del vento[2] |
Nome orig. | ナウシカ (Naushika) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Hayao Miyazaki |
1ª app. in | Nausicaä della Valle del vento[3] |
Voce orig. | Sumi Shimamoto[4][5] |
Voci italiane |
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Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
«私, 自分が 怖い… 憎しみに からめて 何を するか わからない… もう 誰も… 殺したくないのに… ウッ…ウッウッ…»
«Io ho paura di me stessa, Yupa! Io non voglio, lo sai, ma sento il cuore che mi ribolle d'odio! Io non voglio soffrire, né far soffrire!»
(Nausicaä a Yupa, Nausicaä della Valle del vento[N 1])
Principessa della Valle del vento, regno fittizio di una Terra post-apocalittica devastata da un cataclisma bellico noto come i Sette giorni di fuoco che ha annientato la civiltà umana e buona parte dell'ecosistema originale, Nausicaä succede al padre malato Jihl alla guida del suo popolo, motivata da un grande amore verso gli altri e verso la vita stessa. Ciò la porta anche a stringere un rapporto speciale con gli animali e a studiare l'ecologia del suo mondo e del Mar Marcio, un complesso e tossico sistema di flora e fauna sviluppatosi in seguito alla guerra termonucleare che si sta espandendo in tutto il territorio[10]. L'impegno e la determinazione sono così forti in lei da renderla una personalità carismatica (capace di attrarre l'ammirazione e l'adorazione di tutti quelli che la incontrano[11]) e coraggiosa (tanto da tentare di fermare il conflitto creatosi tra gli imperi di Tolmekia e Dorok[12][13]).
Apprezzata per il suo carattere umano, gentile e filantropo, godette di una vasta popolarità in madre patria, figurando in molte classifiche sui personaggi più amati dal pubblico e ottenendo numerosi riconoscimenti: venne infatti insignita da Animage dell'Anime Grand Prix quale "miglior eroina" nel 1985[14], e nel 1987[15], e arrivò seconda nell'edizione di maggio 1991[16], mentre nel 2014 il webzine IGN la collocò al nono posto della classifica dei "25 migliori personaggi anime di tutti i tempi"[17]. Soprattutto divenne oggetto di studio da parte di ricercatori e accademici letterari, i quali ne analizzarono il comportamento e la psicologia, focalizzandosi principalmente sugli aspetti più innovativi e inediti[18][19], che nel tempo influenzarono sia l'opera stessa di Miyazaki sia l'industria anime e cinematografica in generale[20][21][22][23][24][25].