Omicidio di Michael Brown
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
L'omicidio di Michael Brown si è verificato il 9 agosto 2014 a Ferguson, Missouri, un sobborgo di Saint Louis. La vittima, un diciottenne afroamericano, è deceduto dopo essere stato ripetutamente colpito da proiettili sparati da un agente della polizia di Ferguson, Darren Wilson[1][2][3]. Colpito senza essere stato trovato in possesso di armi, Brown era sospettato – secondo la polizia locale – di un furto commesso pochi minuti prima, sebbene il contatto iniziale tra l'agente Wilson e Brown non fosse collegato alla rapina[4][5]. È stata successivamente confermata la colpevolezza di Brown.[6]
Omicidio di Michael Brown | |
---|---|
Agenti SWAT del Salt Lake City Police Department a Ferguson | |
Data | 9 agosto 2014 |
Luogo | Ferguson |
Voci di sommosse presenti su Wikipedia | |
Questo avvenimento, oltre che proteste pacifiche, ha provocato manifestazioni e disordini a Ferguson, atti di vandalismo e diverse altre forme di disagio sociale proseguite per più di una settimana. Le forze dell'ordine, attraverso svariati corpi tra cui le squadre speciali SWAT, hanno progressivamente alzato il livello di allerta, tanto da attirarsi critiche per la gestione – definita militare – dell'ordine pubblico.
L'FBI ha avviato un'indagine su quanto accaduto[7], mentre il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha rilasciato una dichiarazione con la quale esprime le proprie condoglianze alla famiglia Brown, impegnando inoltre il Dipartimento della giustizia a condurre un'indagine.[8] Il 16 agosto il governatore del Missouri Jay Nixon ha dichiarato lo stato di emergenza e ha stabilito il coprifuoco notturno da mezzanotte alle 5.00[9]. Un nuovo stato di emergenza è stato dichiarato il 17 novembre, alla vigilia della decisione del Grand jury per il rinvio a giudizio dell'agente Wilson[10].