Panthera leo leo
sottospecie di animale della famiglia Felidae / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il leone dell'Atlante o leone berbero (Panthera leo leo, Linnaeus, 1758) è una sottospecie[3] di leone originaria del Nordafrica e attualmente estinta in natura.[1][2]
Leone berbero o dell'Atlante | |
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Leone dell'Atlante fotografato in Algeria nel 1893 | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Felidae |
Sottofamiglia | Pantherinae |
Genere | Panthera |
Specie | P. leo |
Sottospecie | P. l. leo |
Nomenclatura trinomiale | |
Panthera leo leo (Linnaeus, 1758) | |
Sinonimi | |
Felis leo Linnaeus, 1758 | |
Nomi comuni | |
Leone dell'Atlante | |
L'ultimo esemplare selvatico, di cui si abbia notizia, fu abbattuto nel 1942 in Marocco, presso il passo montano di Tizi n'Tichka, nell'Atlante marocchino.[4] Si ritiene possibile che alcuni esemplari, di vario grado di ibridazione, sopravvivano ancora in cattività come nel caso dei leoni dello zoo di Témara, una città marocchina nelle vicinanze di Rabat.[5] Un raro esemplare di leone berbero[6] tassidermizzato, preso nell'anno 1812, è conservato nel museo di Storia Naturale dell'Università di Pavia. È altresì presente un esemplare di leone berbero tassidermizzato al Museo di Storia Naturale Farraggiana di Novara. Sulla base di questa ipotesi sono stati creati progetti quali il North African Barbary Lion and the Atlas Lion Project (varato nel 1978) che studiano la possibilità di reintroduzione del leone berbero in natura tramite riproduzione selettiva degli esemplari in cattività.[7]