Partito Nazionale (Sudafrica)
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Il Partito Nazionale (in afrikaans Nasionale Party; in inglese National Party), abbreviato in NP, fu una formazione politica sudafricana di estrema destra nazionalista, che nella sua moderna incarnazione nel dopoguerra guidò il Paese secondo la politica di segregazione razziale tra bianchi (afrikaner/boeri e inglesi sudafricani), coloured e neri Bantu, più gli asiatici (solitamente di origine indiana) nota come apartheid.
Partito Nazionale del Sudafrica | |
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National Party | |
Leader | J.B.M Hertzog Daniel François Malan Johannes G. Strijdom Hendrik F. Verwoerd Balthazar J. Vorster Pieter Willem Botha Frederik W. de Klerk Marthinus van Schalkwyk |
Stato | Sudafrica |
Sede | Città del Capo, Capo Occidentale |
Fondazione | 1914 (originario) 1951 (nuovo) |
Dissoluzione | 2005 (una parte confluisce nell'ANC e un'altra nell'AD) |
Ideologia | Nazionalismo afrikaner (1914-1989) Apartheid (fino al 1989) Suprematismo bianco Conservatorismo sociale Repubblicanesimo Anticomunismo Fascismo (1940-1966) Nazionalismo civico Federalismo (1993-94) Autoritarismo |
Collocazione | 1914-1989 Estrema destra 1989-2005 Destra |
Colori | Arancione, verde e blu |
Bandiera del partito | |
Originariamente attivo per circa un ventennio tra il 1914 e il 1934 (quando confluì nel Partito Unito), infatti, si ricostituì nel 1951 come fusione tra il Partito Nazionale Riunificato (HRP) e il Partito Afrikaner (AP).
Il Partito Nazionale governò ininterrottamente il Sudafrica dal 4 giugno 1948 al 9 maggio 1994 e aveva come obiettivo politico una repubblica fuori dal Commonwealth, la citata segregazione razziale e la promozione della cultura afrikaner (nonché, parzialmente, la tutela dei bianchi anglofoni). I suoi sostenitori venivano chiamati "nazionalisti" o nats. Subì nel tempo diverse scissioni tra cui quelle che diedero vita ai gruppi di estrema destra boera (Partito Nazionale Rifondato del Sudafrica, Partito Conservatore o l'Afrikaner Weerstandsbeweging).
Relativamente alla politica di apartheid, implementata da Hendrik Frensch Verwoerd, fu abbandonata tra il 1989 e il 1991 dal segretario Frederik de Klerk, il più recente presidente bianco del Paese.
Dopo la fine dell'apartheid e il ritorno a una completa democratizzazione del Sudafrica, la formazione cambiò nome nel 1997 per assumere quella di Nuovo Partito Nazionale (NNP); otto anni più tardi si sciolse ufficialmente; i suoi membri confluirono nei partiti democratici di maggioranza con i neri (tra cui lo stesso African National Congress e l'Alleanza Democratica), a parte pochi che aderirono al principale partito della destra afrikaner Fronte della Libertà Più, fondato dall'ex esponente della destra NP Constand Viljoen in contrapposizione a De Klerk, formazione che talvolta collabora col governo. Nel 2008 fu fondato un piccolo partito, il Partito Nazionale Sudafrica, che si dichiara l'erede ideologico del NP ma con scarsi successi elettorali.[1]