Pin Ups
album di David Bowie del 1973 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Pin Ups è un album dell'artista inglese David Bowie, pubblicato nel 1973 dalla RCA Records e ristampato su compact disc per la prima volta nel 1984.
Pin Ups album in studio | |
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Artista | David Bowie |
Pubblicazione | 19 ottobre 1973 |
Durata | 33:42 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Glam rock Pop rock |
Etichetta | RCA Records |
Produttore | Ken Scott, David Bowie |
Registrazione | Château d'Hérouville, Francia, luglio-agosto 1973 |
Formati | LP, MC, CD |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Regno Unito[1] (vendite: 100 000+) |
David Bowie - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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Ondarock[2] | |
AllMusic[3] | |
Piero Scaruffi[4] | |
Rolling Stone[5] | |
Sputnikmusic[6] | |
Robert Christgau[7] | B- |
Composto interamente da cover del periodo 1964-1967, l'album rappresentò uno dei maggiori successi commerciali di Bowie. Nel 1973 gli assicurò peraltro lo status di artista con le migliori vendite nel Regno Unito. Inoltre nel mese di novembre, l'artista stabili' il primato di 6 album nella Top 40 britannica: Bowie ricevette il disco d'oro infatti per Ziggy Stardust, Aladdin Sane, le riedizioni di Space Oddity, The Man Who Sold the World e Hunky Dory, e appunto per Pin Ups.[8]
Poche settimane prima che cominciassero le registrazioni anche Bryan Ferry aveva iniziato a lavorare ad un album di cover, intitolato These Foolish Things, che sarebbe uscito il 5 ottobre. Secondo quanto riportato in Bowie: Loving the Alien di Christopher Sandford, quando scoprì che Bowie stava facendo altrettanto chiese alla Island Records di presentare un'ingiunzione contro la RCA per impedire che Pin Ups venisse pubblicato per primo.[9] Nella biografia Stardust: The David Bowie Story, Henry Edwards sostiene che Bowie disse a un amico che voleva "avere un vantaggio su Ferry", dopo aver appreso del suo album,[9] mentre in Strange Fascination: David Bowie, the Definitive Story di David Buckley, la reazione dell'ex cantante dei Roxy Music viene descritta solo leggermente "apprensiva" e a quanto pare Bowie per primo gli telefonò per risolvere eventuali problemi.[9]
In origine l'idea di Bowie sarebbe stata quella di disseminare tra le tracce un verso alla volta di una nuova versione di The London Boys, uscita come lato B nel 1966 che, come dichiarò alla rivista Rock, «parla di un ragazzo che arriva a Londra, si impasticca e va fuori di testa, roba del genere».[10] Il progetto fu però abbandonato.