Polmone umano
organo del corpo umano, posizionato in numero di due dentro la gabbia toracica e protetto, quindi, dalle coste. / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il polmone umano è un organo del corpo umano, posizionato in numero di due dentro la gabbia toracica e protetto, quindi, dalle coste. Il polmone ha grosso modo la forma di un cono[1] e il suo peso, molto variabile in ogni individuo, è in media 680 g per il polmone destro e 620 g per il polmone sinistro nel maschio adulto[2], nella femmina adulta si parla di un peso di circa 625-650 g per il polmone destro e 580-600 g per il polmone sinistro. Sempre nel maschio i polmoni, in media distensione, hanno un diametro verticale massimo di 25–26 cm, un diametro sagittale alla base di 16 cm, un diametro trasverso alla base di 10–11 cm a destra e 7–8 cm a sinistra[2]. I valori nella femmina adulta sono: 22-23 cm di diametro massimo verticale, un diametro saggittale alla base di 12-13 cm, un diametro traverso alla base di 8-9 cm a destra e 6-7 cm a sinistra[2]. Nei polmoni avvengono gli scambi gassosi fra aria e sangue o ematosi e hanno quindi il ruolo di permettere l'ossigenazione del sangue e l'espulsione dell'anidride carbonica.
Polmoni | |
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Anatomia del Gray | (EN) Pagina 1093-1096 |
Sistema | Apparato respiratorio |
Arteria | Arterie bronchiali |
Vena | Vene bronchiali |
Nervo | Plesso polmonare |
Linfatici | Linfatici superficiali e profondo Linfonodi bronchiali |
Identificatori | |
MeSH | Lung A04.411 |
TA | A06.5.01.001 |
FMA | 7195 |
La superficie dei polmoni si presenta suddivisa in aree poligonali contornate da linee che presentano un colorito più scuro[2]: le aree rappresentano i lobuli più periferici, mentre il contorno pigmentato corrisponde al connettivo dove si depositano particelle di pigmento responsabili della colorazione dei polmoni[2]. Prima della nascita, infatti, il polmone è rosso, nel bambino diventa roseo, nell'adulto grigio biancasto e nell'anziano grigio ardesia[2]. Il cambio di colore è dovuto all'accumulo di pigmento, soprattutto carbone, che viene fagocitato da macrofagi e depositato nel connettivo interstiziale intorno ai vasi[2].
Ogni polmone è rivestito da una membrana sierosa, la pleura formata da due foglietti: uno addossato al polmone stesso e l'altro alla parete toracica[2]. Nello spazio fra i due foglietti che contiene un velo di liquido, esiste una pressione negativa che permette ai polmoni di espandersi durante l'inspirazione[2]. Sempre all'interno della gabbia toracica i due polmoni delimitano uno spazio mediano, il mediastino che contiene il sacco pericardico con il cuore, il timo, i grossi vasi, parte dell'esofago, la trachea e i bronchi[2].
Il volume dei polmoni nel cadavere è di 1.600 e 1.300 cm³ rispettivamente nel maschio e nella femmina. La quantità di aria che può essere contenuta viene chiamata capacità polmonare e cambia in base alle fasi della respirazione[2]. Nel vivente in un'inspirazione normale i polmoni possono contenere dai 3.400 ai 3.700 cm³ di aria che possono arrivare a 5.000-6.000 cm³ in un'inspirazione forzata[2]. L'aria respiratoria, che corrisponde all'aria che viene inalata ed emessa con un'inspirazione ed espirazione ordinaria è di circa 500 cm³[2]. In condizioni normali i polmoni sono ripieni di aria e presentano un peso specifico di 0,49, a differenza di un polmone che non ha mai respirato che ha un peso specifico di 1,068[2]. Un polmone quindi, se immerso in acqua, galleggia se pieno d'aria mentre affonda se non ne contiene[3]. Questo dato è molto importante in medicina legale perché consente di discriminare tra un corpo morto annegato o buttato in acqua dopo la morte (nel secondo caso il polmone galleggia)[2][3].
Il polmone che ha respirato, inoltre, se compresso produce un caratteristico crepitio, simile a quello prodotto quando si calpesta la neve, dovuto all'uscita dell'aria e alla rottura delle pareti alveolari[2].