Poèmes saturniens
raccolta poetica di Paul Verlaine / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Poèmes Saturniens è una raccolta di poesie di Paul Verlaine del 1866.
Poèmes Saturniens | |
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Titolo originale | Poèmes Saturniens |
Frontespizio della prima edizione | |
Autore | Paul Verlaine |
1ª ed. originale | 1866 |
Genere | poesia |
Lingua originale | francese |
La prima edizione dei Poèmes esce nel 1866, edita da Alphonse Lemerre, con una tirata di 505 esemplari, sostenuta economicamente da Elisa, cugina di Verlaine. Ben accolta da tutta l'élite letteraria, Hugo, Banville, Mallarmé, e tanti altri, anche se quasi nessuno sembra capirne la novità. Verlaine apparentemente sembra rifarsi a Baudelaire, Gautier, Banville, Hugo, ma in effetti egli sta già iniziando a percorrere una strada tutta sua che lo porterà di lì a poco a Romances sans Paroles. Poco prima, nello stesso anno, Verlaine già aveva pubblicato alcune sue poesie nella prima edizione del Parnasse contemporain, tra cui la nota Mon rêve familier che sarà inclusa nei Poèmes Saturniens.
- Io faccio spesso questo sogno strano e penetrante
d'una misteriosa donna, che amo, e che m'ama,
e ch'ogni volta non è mai sempre la stessa,
né mai del tutto un'altra, e m'ama e mi comprende.
Si, mi comprende, e il mio cuore, trasparente,
per lei sola, ah! cessa d'essere un problema
per lei sola, e il madore della mia livida fronte,
lei solo lo sa rinfrescare, piangendo.
È ella bruna, bionda o rossa ? — Io l'ignoro.
Il suo nome? Ricordo ch'è dolce e sonoro
come quello degli amanti dalla Vita esiliati.
Il suo sguardo è simile a quello delle statue,
e, la sua voce, lontana, calma, e grave, ha
il suono delle care voci ormai estinte.[1]
- Io faccio spesso questo sogno strano e penetrante
Le altre sei delle sette poesie dei Poèmes Saturniens pubblicate precedentemente nel Parnasse contemporain sono: Il bacio, Dans les bois, Cauchemar, Sub urbe, Marine, e Angoisse. Mentre altre due compaiono invece nella Revue du XIX secolo: Nuit du Walpurgis classique (sotto il titolo di: Walpurgis classique, nell'agosto 1866) e Grotesques (nel numero di ottobre-dicembre 1866)[2].