Razzismo nella comunità LGBT
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Quello del razzismo è un problema che è stato rilevato anche all'interno della comunità LGBT[1][2][3][4]; questo può essere rivolto contro membri di qualsiasi razza, etnia e nazionalità e può includere la discriminazione e il fanatismo[5][6][7][8].
Nell'ambito della società multietnica nordamericana e a più forte multiculturalismo, ma non solo, individui LGBT appartenenti ad una qualche minoranza etnica possono venire a trovarsi in una condizione di doppia situazione discriminatoria, ove non sono né pienamente accettati né capiti dalla maggior parte dei membri della comunità LGBT composta prevalentemente da bianchi; questo oltre a non essere accettati come gay da proprio gruppo etnico di appartenenza[9][10].
Molte persone hanno subito atti episodici di razzismo compiuti dai sottogruppi dominanti (nazionali, linguistici, religiosi etc.) del mondo omosessuale, dove gli stereotipi razziali possono facilmente fondersi con quelli di genere, in modo tale che ad esempio gli asiatici gay sono visti come più passivi e/o effeminati laddove invece gli afroamericani gay vengono etichettai come maggiormente aggressivi e dotati di mascolinità.
Vi sono a tal riguardo un certo numero di reti di sostegno culturale specifiche per gli individui LGBT attive negli Stati Uniti, un esempio tra i tanti è quello costituito da "Ô-Môi" a favore delle lesbiche vietnamite americane[10].