Regole del volo a vista
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Le regole del volo a vista, in inglese visual flight rules, abbreviate in VFR, sono l'insieme delle norme e procedure cui un pilota deve attenersi per condurre in sicurezza un volo, utilizzando principalmente la propria vista, ossia senza la necessità di affidarsi a radioassistenze per la navigazione, la quale quindi può essere condotta basandosi sull'osservazione del terreno (cosiddetta navigazione osservata) o sulla previsione di avanzamento in intervalli di tempo predeterminati (cosiddetta navigazione stimata).
La navigazione a vista permette al pilota di volare separandosi da altri aeromobili, dal terreno e dagli ostacoli orografici o artificiali e di determinare la posizione e l'assetto dell'aeromobile utilizzando riferimenti visivi esterni.[1] Infatti le regole VFR sono stilate traendo ispirazione dal principio fondamentale del vedere ed essere visti. In virtù di questo principio le regole VFR fissano dei limiti minimi e massimi di quota, di velocità, di visibilità e di distanza da nubi ed ostacoli al suolo, limiti che devono essere rispettati dal pilota affinché sia in grado di acquisire e di mantenere gli indispensabili riferimenti visivi per scorgere ed evitare in tempo eventuali ostacoli o altri aeromobili.
L'utilizzo delle radioassistenze nel volo a vista non è da escludersi ma rimane un ausilio supplementare e non obbligatorio.