Romanzo generazionale
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Il romanzo generazionale è un sottogenere di romanzo, in cui il protagonista rifiuta la maturità o la formazione. È quindi dialetticamente l'opposto del romanzo di formazione (Bildungsroman). Il termine è stato usato correttamente per primo da Pier Paolo Pasolini in un'intervista televisiva a Renzo Paris sul suo romanzo Cani sciolti; nella postfazione al libro Paris scrive:"...Fui grato a Pasolini quando mi parlò di romanzo generazionale, forse il primo in senso moderno, come poi scrissero anche Moravia, Siciliano e Schifano."[1] La critica letteraria ha spesso parlato solo del romanzo di formazione e poco di quello generazionale, confondendo spesso i due sottogeneri[2].
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