Béjaïa
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Béjaïa (in berbero cabilo : ⴱⴳⴰⵢⵝ, Bgayet; in arabo بجاية?, Bijāya; Bougie, Béjaïa in francese, Bugia in italiano; nell'antichità Vaga ["i rovi"] in libico-berbero; Saldae in latino) è una città dell'Algeria, situata nella regione della Cabilia e capoluogo della provincia omonima.
Béjaïa comune | |
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بجاية, Bijāia - Bgayet | |
Localizzazione | |
Stato | Algeria |
Provincia | Béjaïa |
Distretto | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Abdenour Tafoukt |
Territorio | |
Coordinate | 36°45′04″N 5°03′51″E |
Altitudine | 949 m s.l.m. |
Superficie | 120,22 km² |
Abitanti | 177 988 (2008) |
Densità | 1 480,52 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06000 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ONS | 0601 |
Nome abitanti | Bugioti |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
I suoi abitanti si chiamano Bugioti (Afjawi in berbero, Bejawi in arabo).
Con i suoi 160 000 abitanti nel 2004, Béjaïa è la città più grande di tutta la Cabilia. È anche la più importante di tutta la regione, con il suo grande polo industriale, in cui si possono trovare le industrie più diverse, per non dimenticare la sua situazione geostrategica, col suo porto che rappresenta un importante scalo petrolifero e commerciale sul Mar Mediterraneo. Béjaïa è dotata anche di un aeroporto internazionale e di un'università.
Conosciuta in epoca romana con il nome di Saldae, nel Medioevo viene conosciuta per la qualità delle sue candele fatte di cera d'api, alle quali ha dato il suo nome. Béjaïa ha anche svolto un ruolo importante nella trasmissione delle cifre arabe in Occidente ad opera del pisano Leonardo Fibonacci, che vi soggiornò negli ultimi anni del XII secolo.