Santuario Yasukuni
Santuario shintoista di Tokyo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il santuario Yasukuni (靖国神社?, Yasukuni Jinja) (letteralmente santuario della pace nazionale) è un santuario shintoista a Chiyoda (Tokyo) in Giappone, dedicato alle anime di soldati e altre persone che morirono combattendo al servizio dell'Imperatore.
Santuario Yasukuni 靖国神社 | |
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L'edificio principale del santuario | |
Stato | Giappone |
Regione | Kanto |
Località | Chiyoda (Tokyo) |
Indirizzo | 東京都千代田区九段北3-1-1 |
Coordinate | 35°41′39″N 139°44′36″E |
Religione | Shintoismo |
Titolare | Eirei (英霊) (spiriti dei morti in battaglia) |
Fondatore | Imperatore Meiji |
Architetto | Ito Heizaemon |
Stile architettonico | Shinmei-zukuri |
Completamento | giugno 1869 |
Sito web | www.yasukuni.or.jp/ |
A ottobre 2004, il Libro delle Anime del santuario conteneva la lista di 2.466.532 uomini e donne, fra i quali 27.863 aborigeni di Taiwan e 21.181 coreani. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che servivano l'Impero giapponese e che sono morte durante i conflitti sostenuti dal paese del Sol Levante, prevalentemente durante la seconda guerra mondiale.
Il Santuario Yasukuni è fonte di notevoli controversie dato che nel Libro delle Anime sono iscritte 1.068 persone che furono condannate per crimini di guerra da un tribunale al termine della seconda guerra mondiale. Tra questi vi sono 14 criminali di guerra cosiddetti di Classe A ovvero condannati per crimini contro la pace. Il santuario ospita inoltre un museo di storia militare, lo Yūshūkan, nel quale viene fornita una lettura fortemente revisionista degli eventi del secondo conflitto mondiale[1].
Le visite al santuario di membri del governo sono state causa di proteste sia interne al Giappone che all'estero; Cina e Corea del Sud hanno più volte protestato contro queste visite sin dal 1985. Nonostante la controversia l'ex-primo ministro Junichiro Koizumi ha effettuato visite annuali durante il suo mandato dal 2001 al 2006.
Secondo i diari di Tomohiko Tomita, gran ciambellano imperiale, pubblicati nel 2006, l'imperatore Hirohito interruppe le sue visite al santuario quando si iniziò a commemorare i criminali di guerra giustiziati al termine del conflitto mondiale, tra cui Hideki Tōjō. Queste rivelazioni sono state utilizzate come motivo per interrompere le visite ufficiali.
Siccome persiste il doloroso ricordo dei crimini di guerra giapponesi (per i quali, secondo i cinesi, il Giappone non ha ancora completamente pagato), in Cina è ritenuto fortemente offensivo anche solo menzionare il santuario Yasukuni. Per esempio, Ai Kayano ha ricevuto odio per il semplice fatto di averlo visitato.