Servizio navale della Polizia penitenziaria
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Il Servizio navale della Polizia penitenziaria è un reparto della Polizia penitenziaria istituito con il Decreto del presidente della Repubblica del 31 ottobre 1983[1]. Fra i compiti assegnati vi è quello di fornire supporto operativo e logistico ad alcune particolari strutture carcerarie.
Servizio navale del Corpo di Polizia Penitenziaria | |
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Descrizione generale | |
Attivo | dal 1983 |
Nazione | Italia |
Servizio | Polizia penitenziaria |
Tipo | Specialità aereo-navale |
Compiti | Supporto logistico |
Colori | Blu |
Parte di | |
Comandanti | |
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Il Servizio navale svolge anche compiti come il pattugliamento delle acque nelle vicinanze delle strutture detentive, il trasporto di personale e materiali, il sostegno dal mare alle attività di ricerca di evasi sulla terraferma, il pronto intervento e il soccorso in mare[2]. In origine uno dei principali scopi del reparto era quello di presidiare le isole adibite a penitenziario, ma con la chiusura degli istituti di pena dell'Asinara e di Pianosa l'attività di traduzione dei carcerati è diventata predominante.[2]
Il DPR n. 740 del 1983 dispose che le unità navali facenti parte del naviglio in dotazione a quello che all'epoca era il Corpo degli agenti di custodia fossero inquadrate nel "naviglio militare dello Stato" e nel 1985 fu iscritto in tale inquadramento un primo gruppo di sei motovedette d'altura.[2]