Storia di Albenga
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La storia di Albenga ha origine da un villaggio del popolo dei Liguri, in seguito municipium romano, quindi diventa Comune medievale: il Centa che sfociava a mare con una foce a delta cambia il suo corso diventando una foce a estuario. Albenga è impegnata in continui scontri con Genova che impone il mantenimento di un plotone genovese in città. Da quest'epoca Albenga perderà la sua antica forza marittima e fortuna, con lo spostamento di gran parte dei marinai nel vicino e più sicuro golfo di Alassio; da quest'epoca l'economia albenganese sarà basata sull'agricoltura. Sottomessa a Genova, poi sotto il dominio francese, data ai Savoia. Sotto questi domini non riuscirà mai ad avere l'importanza di un tempo. Dalla metà dell'Ottocento, il regime alluvionale viene legato da nuovi argini e molte terre paludose vengono bonificate, aumentando l'economia agricola, riportando prosperità e ricchezza. Albenga cambia la sua urbanistica uscendo dalle medievali mura. Nel 1900 diventa un importante centro dell'economia del ponente e l'agricoltura ha dei prodotti di prestigio esportati in tutto il mondo[1].