Strage di Portella della Ginestra
strage di stampo mafioso con acclarate partecipazioni e coperture politiche / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La strage di Portella della Ginestra fu un eccidio commesso l' 1 maggio 1947 in località Portella della Ginestra, nel comune di Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, da parte della banda criminale di Salvatore Giuliano[3] che sparò contro la folla di contadini riuniti per celebrare la festa dei lavoratori, provocando undici morti e numerosi feriti.[4][5][6]
Strage di Portella della Ginestra strage | |
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Il memoriale della strage | |
Tipo | Sparatoria |
Data | 1 maggio 1947 10:15 |
Luogo | Piana degli Albanesi |
Stato | Italia |
Coordinate | 37°58′34″N 13°15′22″E |
Obiettivo | Manifestanti |
Responsabili | Presumibilmente Salvatore Giuliano e la sua banda |
Motivazione | Violenza politico-mafiosa |
Conseguenze | |
Morti | 11, più 3 in seguito[1] |
Feriti | 27[2] |
Le motivazioni della strage, che dette inizio in Italia alla crisi del maggio 1947 e che nei giorni successivi fu seguita da assalti a sedi dei partiti di sinistra e delle camere del lavoro della zona, risiedono, oltre che nella dichiarata avversione del bandito nei confronti dei comunisti, anche nella volontà dei poteri mafiosi e delle forze reazionarie di mantenere i vecchi equilibri nel nuovo quadro politico e istituzionale nato dopo la seconda guerra mondiale. Nonostante non siano mai stati individuati i mandanti, sono certe le responsabilità degli ambienti politici siciliani, con l'aiuto di alcune frange statunitensi, interessati a intimidire la popolazione contadina che reclamava la terra e aveva votato per il Blocco del Popolo nelle elezioni del 1947.[4][5][6][7][8]