SuperGulp!
programma televisivo dedicato al mondo dei fumetti / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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SuperGulp! Fumetti in TV è stato un programma televisivo dedicato al mondo dei fumetti trasmesso nel 1972 e poi dal 1977 al 1981, sul Secondo Canale della RAI;[1][2][3][4] venne ideato da Guido De Maria e Giancarlo Governi, con le musiche di Franco Godi (Supergulp e Giumbolo). Per la prima serie, nel 1972, la trasmissione aveva il titolo GULP! - I Fumetti in TV.
SuperGulp! Fumetti in TV | |
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logo del programma | |
Paese | Italia |
Anno | 1972, 1977-1981 |
Genere | rotocalco, contenitore, per ragazzi |
Durata | 15 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Nick Carter |
Ideatore | Guido De Maria, Giancarlo Governi |
Regia | Guido De Maria |
Musiche | Franco Godi |
Rete televisiva | Rai 1 Rai 2 |
«...e l'ultimo chiuda la porta!!»
(Patsy, il gigantesco assistente di Nick Carter alla fine di ogni puntata)
"I fumetti in TV" originariamente non erano cartoni animati, ma immagini statiche di fumetti riprese e trasmesse in successione, come se si stesse leggendo un fumetto, mantenendo le nuvolette con le battute dei personaggi che venivano lette da doppiatori. Al programma collaborarono noti autori del fumetto e del cartone animato italiano di quel periodo come Bonvi, Bruno Bozzetto, Hugo Pratt, Silver e Sergio Bonelli; dal 1977 vennero inclusi nella trasmissione anche i cartoni animati dei supereroi della Marvel Comics prodotti dalla Grantray-Lawrence Animation e dalla Hanna & Barbera.
Il successo portò nel 1978 alla pubblicazione di una omonima rivista a fumetti edita da Mondadori, nella quale oltre ai personaggi comparsi nel programma televisivo (Nick Carter, Uomo Ragno, Fantastici Quattro), erano presenti altri fumetti italiani e stranieri inediti sullo schermo.[5]
La serie, nonostante il grande successo, venne interrotta per decisione degli autori nel 1981, quando l'arrivo in Italia degli anime spostò l'attenzione su un diverso genere di cartoni animati e si preferì chiudere senza aspettare un eventuale calo di consensi.[6][1]