Te voglio bene assaje
canzone napoletana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Te voglio bene assaje è una canzone in lingua napoletana composta nell'Ottocento e già cantata dalle massaie napoletane intorno al 1839.
Te voglio bene assaje | |
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Copertina della partitura della canzone Te voglio bene assaje | |
Artista | |
Autore/i | ignoto, attribuita a Raffaele Sacco |
Genere | Musica lirica Musica leggera Canzone napoletana |
Data | 1839 |
Secondo molti critici musicali rappresenta l'atto di nascita della canzone d'autore moderna o comunque il passaggio dalla musica popolare alla canzone d'autore,[1][2] visto che è stato il primo brano musicale a partecipare alla festa di Piedigrotta nell'ambito della gara canora.
Il componimento scritto fu piuttosto lungo e la sua forza penetrativa nella massa di ascoltatori gli venne conferita dal ritornello accattivante e orecchiabile che concludeva ogni strofa:
«Nzomma, son'io lo fauzo?
Appila, siè maesta:
ca l'arta toia è chesta,
lo dico mmeretà.
Io iastemma' vurria
lo juorno ca t'amaie!
Te voglio bene assaje
e tu non pienze a me»