Terza parte della Clavier-Übung
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La Terza parte della Clavier-Übung, conosciuta anche con i nomi poco esatti di Corali del dogma e di Messa d'organo luterana, è una raccolta di composizioni organistiche di Johann Sebastian Bach, iniziata nel 1735-36 e pubblicata nel 1739. Essa è considerata come uno dei lavori per organo bachiani più significativi avendo al proprio interno brani tra i più complessi e tecnicamente impegnativi della letteratura per tale strumento.
Con l'utilizzo di forme modali, di canoni e dello stile del mottetto, la raccolta richiama la musica sacra dei maestri dello stile antico, come Frescobaldi, Palestrina, Lotti e Caldara. Parallelamente a ciò, Bach guardava avanti, incorporando ed introducendo stili e forme moderne del barocco, come il corale alla francese.[1]
La raccolta ha la struttura della Messa organistica: tra i movimenti iniziale e conclusivo (il Preludio e e la Tripla fuga in Mi bemolle maggiore BWV 552) trovano posto 21 preludi corali (BWV 669-689) basati su temi della Messa luterana e del catechismo, seguiti da quattro duetti (BWV 802-805). I preludi corali spaziano da composizioni manualiter a preludi fugati a sei voci con pedale doppio.
Quattro sono i fini della raccolta: la costruzione di un ideale programma da concerto per organo, prendendo spunto dai recital che Bach stesso teneva a Lipsia; una traduzione pratica della dottrina luterana in termini musicali per l'uso devozionale in chiesa e a casa; un compendio della musica organistica in tutti i suoi stili, antichi, moderni e internazionali e, infine, quello didattico di mostrare tutte le possibilità del contrappunto, in questo modo andando oltre i precedenti trattati teorici.[2]
«L'autore ha qui nuovamente dimostrato di essere migliore di molti altri in esperienza ed abilità in questo genere di composizione. Nessuno può sorpassarlo in questo campo, e pochissimi in verità sapranno imitarlo. Quest'opera è un valido argomento contro coloro che hanno provato a criticare la musica del Compositore di Corte.»
(Lorenz Mizler, Muzikalische Bibliothek, 1740[3])
«Lutero, comunque, aveva scritto un catechismo maggiore e uno minore. Nel primo dimostra l'essenza della fede, nel secondo si rivolge ai bambini. Bach, il padre musicale della chiesa luterana, ritiene di dover fare lo stesso: ci dà di ogni corale un arrangiamento più complesso e uno più semplice [...] I corali più sviluppati sono dominati da un sublime simbolismo musicale, che mira semplicemente ad illustrare l'idea centrale del dogma contenuta nel testo; quelli più brevi sono di un'incantevole semplicità.»
(Albert Schweitzer, Jean-Sebastien Bach, le musicien-poête, 1905[4])