Thérèse philosophe
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Thérèse philosophe, o memorie per servire alla storia di Padre Dirrag e Madamigella Éradice (Thérèse philosophe, ou mémoires pour servir à l'histoire du Père Dirrag et de Mademoiselle Éradice) è un romanzo libertino del 1748 di paternità incerta, ma solitamente attribuito - almeno nella maggioranza dei passi - alla penna di Jean-Baptiste Boyer d'Argens o autori come Xavier d'Arles de Montigny o Louis-Charles Fougeret de Monbron. Altri invece, visto che l'opera presenta digressioni filosofiche non attribuibili a scrittori considerati modesti, credono sia una creazione di Denis Diderot[1].
Thérèse philosophe | |
---|---|
Frontespizio | |
Autore | Jean-Baptiste Boyer d'Argens |
1ª ed. originale | 1748 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | francese |
«Ma, potreste obiettarmi, se l'esempio e i ragionamenti hanno fatto la mia felicità, perché non cercare di contribuire a quella di altri per le stesse vie? Perché temere di metter per iscritto verità utili al bene della società? [...] No, non subirete mai l'affronto di un rifiuto dalla vostra tenera Thérèse, che vi aprirà i recessi del suo cuore dalla più tenera infanzia, e tutta la sua anima si dispiegherà nella narrazione delle sue pur modeste avventure che l'hanno condotta, passo dopo passo e come suo malgrado, al culmime della felicità.»
(Introduzione)