U-Boot 96
film del 1981 diretto da Wolfgang Petersen / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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U-Boot 96 è il titolo italiano del film di guerra tedesco del 1981 Das Boot (pronuncia tedesca: [das ˈboːt], traducibile in italiano come Il battello[1]) scritto e diretto da Wolfgang Petersen, prodotto da Günter Rorbach e interpretato fra gli altri da Jürgen Prochnow, Herbert Grönemeyer e Klaus Wennemann. Nel tempo sono state diffuse diverse edizioni di Das Boot, ciascuna di diversa lunghezza, a partire dalla prima versione cinematografica fino a una miniserie TV, passando per varie edizioni per home video di variabile durata.
U-Boot 96 | |
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Jürgen Prochnow e Herbert Grönemeyer in una scena del film | |
Titolo originale | Das Boot |
Paese di produzione | Germania Ovest |
Anno | 1981 |
Durata | 149 min (versione cinematografica) 209 min (director's cut) |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | guerra |
Regia | Wolfgang Petersen |
Soggetto | Lothar G. Buchheim |
Sceneggiatura | Wolfgang Petersen |
Produttore | Günter Rohrbach |
Produttore esecutivo | Lutz Hengst, Mark Damon, Edward R. Pressman, John W. Hyde |
Casa di produzione | Bavaria Atelier Production, Radiant Film |
Distribuzione in italiano | C.E.I.A.D. |
Fotografia | Jost Vacano |
Montaggio | Hannes Nikel |
Effetti speciali | Karl Baumgartner |
Musiche | Klaus Doldinger |
Scenografia | Rolf Zehetbauer |
Costumi | Monika Bauert |
Trucco | Rüdiger von Sperl, Alfred Rasche, Ago von Sperl |
Art director | Götz Weidner |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
Doppiaggio originale (versione cinematografica) (1982)
Ridoppiaggio (director's cut) (1997)
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La pellicola è ispirata all'omonimo romanzo di Lothar-Günther Buchheim del 1973 e, come quest'ultimo, è ambientata durante la seconda guerra mondiale: narra le vicende immaginarie dell'U-Boot U-96 e del suo equipaggio; descrive sia l'angosciosa frenesia delle battaglie, sia il tedio dei lunghi periodi di caccia infruttuosa, ritraendo i marinai come normali individui animati dal desiderio di svolgere al meglio il proprio dovere verso i commilitoni e il loro paese. La sceneggiatura trae spunto anche da episodi avvenuti al vero U-96, appartenuto al Tipo VII-C.
La produzione della pellicola cominciò nel 1979, dopo che, tre anni prima, diversi registi americani erano stati vagliati e poi scartati. Heinrich Lehmann-Willenbrock, il comandante del vero U-96 durante la guerra e settimo comandante tedesco per tonnellaggio affondato durante il conflitto (179 125 tonnellate di naviglio alleato colato a picco), e Hans-Joachim Krug, comandante in seconda dell'U-219, si prestarono come consulenti di regia.
Uno degli obiettivi che si poneva Petersen era guidare il pubblico «in un viaggio ai limiti della mente umana» (motto [tagline] tedesco della pellicola, «Eine Reise ans Ende des Verstandes»), volendo illustrare «cos'è davvero la guerra». Per Das Boot fu stanziato un budget di 35 milioni di marchi (circa 16 milioni di euro, al lordo dell'inflazione, cifra che lo porta fra i più costosi film tedeschi di tutti i tempi) e ottenne ricavi per 187 milioni di euro. Il film fu distribuito il 17 settembre 1981 e poi nel 1997 in una versione director's cut supervisionata ancora da Petersen. La pellicola è considerata come uno dei classici del genere dei "film di sommergibili"[2].