Veneri paleolitiche
statuette preistoriche di figure muliebri, spesso considerate non rappresentazioni realistiche, ma simboli di fertilità, oggetti o amuleti propiziatori per riti della fertilità, (in virtù dei marcati caratteri di stateopigìa di tali raffigurazioni) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Le veneri paleolitiche sono piccole statue preistoriche raffiguranti donne con gli attributi sessuali molto pronunciati e ritratti con certo realismo (laddove il resto del corpo, a partire dal viso, è raffigurato in modo assai approssimativo).[1] Vengono dette anche "veneri steatopigie" (dalle parole greche στέαρ, στέατος, "grasso", "adipe", e πυγή, "natiche", quindi "dalle grosse natiche") o callipigie (sempre dal greco καλλιπύγος, composto di κάλλος, "bellezza", e πυγή, quindi "dalle belle natiche").