Accordo Scotti
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L'accordo Scotti,[1] o lodo Scotti,[2] o ancora protocollo Scotti,[3] è un accordo firmato nella notte del 22 gennaio 1983 fra governo[4] CGIL-CISL-UIL e Confindustria.[2] L'accordo prende il nome dal ministro del lavoro e della previdenza sociale Vincenzo Scotti che condusse la trattativa durata un anno e mezzo e che infine appose la firma per conto del governo.[2] L'accordo pose fine, con la mediazione del governo, allo scontro sociale in atto tra sindacati e industria. Con la firma dell'accordo i sindacati s'impegnarono a sospendere la contrattazione integrativa mentre Confindustria sbloccò il rinnovo dei contratti le cui trattative erano state sospese.[5] A seguito dell'accordo, per tutti gli anni ottanta i tre sindacati CGIL CISL e UIL mantennero fede all'impegno preso.[3]