Armando Picchi
allenatore di calcio e calciatore italiano (1935-1971) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Armando Picchi?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Armando Picchi (Livorno, 20 giugno 1935 – Sanremo, 26 maggio 1971) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore. È considerato uno dei migliori liberi nella storia del calcio italiano.[3]
Armando Picchi | ||
---|---|---|
Picchi all'Inter nel 1965 | ||
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 171 cm | |
Peso | 71 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1969 - giocatore 14 febbraio 1971 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | San Frediano | |
1949-1954 | Livorno | |
Squadre di club1 | ||
1954-1959 | Livorno | 99 (5) |
1959-1960 | SPAL | 27 (1) |
1960-1967 | Inter | 205 (1)[1] |
1967-1969 | Varese | 46 (0) |
Nazionale | ||
1964-1968 | Italia | 12 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1968-1969 | Varese | |
1969-1970 | Livorno | |
1970-1971 | Juventus | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
«Spalle larghe [...], muscoli definiti, come se il fisico fosse la rappresentazione perfetta del carattere. Le spalle larghe, Picchi le aveva, era uno senza paura. Libero davvero, nel nome dell'Inter.»
(F.C. Internazionale, 2014[2])
Ha iniziato la sua carriera tra le file del Livorno, dov'è rimasto per cinque anni (dal 1954 al 1959) affermandosi come terzino destro, prima di trasferirsi alla SPAL. Nel 1960 è approdato all'Inter, dove ha iniziato a ricoprire il ruolo di libero, militandovi fino al 1967 collezionando in totale 257 presenze e 2 reti; da capitano (succedendo a Bruno Bolchi nel 1962) ha conquistato tre campionati italiani nonché due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali. Ha concluso la sua carriera nel 1969 giocando per il Varese. Meno fortunata l'esperienza con la nazionale, con la quale ha esordito nel 1964 senza tuttavia prendere parte a una rassegna mondiale o continentale.
Da tecnico ha guidato dapprima il Varese (nella doppia veste di allenatore e giocatore) e poi, una volta terminata definitivamente l'attività agonistica, il Livorno. Nel 1970 è chiamato dalla Juventus, che ha guidato con buoni risultati fino alla prematura morte, avvenuta nel 1971.
Nel 2022 è stato introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano.[4]