Emigrazione veneta
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Il Veneto da prima dell'annessione al regno d'Italia era una terra con una forte tradizione migratoria soprattutto nelle zone pedemontane.
Inoltre, i veneti avvertirono le difficoltà che stavano vivendo in quel momento. Lo storico italo brasiliano Emilio Franzina scriveva su Veneto dall’ottocento che: "si poteva morire di fame e che l'unico alimento della classe contadina non era altro che la polenta, poiché la carne bovina era un mito e il pane di farina di frumento era inaccessibile a causa del suo alto prezzo".[1]