Esercito Popolare di Liberazione (Colombia)
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L'Esercito Popolare di Liberazione (Ejército Popular de Liberación in spagnolo), spesso abbreviato con EPL, è un movimento guerrigliero e cartello della droga della Colombia di ispirazione maoista, fondato nel 1965 e attivo dal 1968. Nel 1975 abbandonò la linea maoista e si legò a quella hoxhaista del Partito del Lavoro d'Albania, (poi organizzata nella Conferenza internazionale dei partiti e delle organizzazioni marxisti-leninisti). Partecipò a trattative con il presidente Belisario Betancur ed entrò a far parte della Coordinadora Guerrillera Simòn Bolìvar (CGSB) assieme a FARC, ELN, M-19, Comando Ricardo Franco Frente-Sur, Movimento Armado Quintìn Lame, Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP).[1][2]
Ejército Popular de Liberación | |
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Bandiera dell'EPL | |
Attiva | 1965 - in attività |
Nazione | Colombia |
Contesto | Guerra civile colombiana |
Ideologia | Maoismo Marxismo-leninismo Hoxhaismo |
Alleanze | FARC ELN |
Componenti | |
Componenti principali | Fidel Castaño |
Attività | |
Azioni principali | Terrorismo Guerriglia Estorsione Rapimento Traffico di droga |
Voci sulla guerriglia in Wikipedia |
Nel 1991 ha accettato un processo di smobilitazione e di rinuncia alla lotta armata; attualmente[quando?] rimangono solo piccole frazioni sotto la guida del comandante Juan Montes.