Proteste a Cuba del 2021
una serie di proteste contro il Partito Comunista di Cuba al potere e il suo primo segretario Miguel Díaz-Canel / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Le proteste a Cuba del 2021, descritte come le maggiori proteste anti-governative a Cuba dal Maleconazo del 1994,[14][15][16] sono iniziate l'11 luglio 2021 e sono principalmente proteste contro il governo cubano e contro il Partito Comunista di Cuba (unico partito legale nel Paese),[17][18][19] causate sia della crisi economica per l'aumento dei prezzi sulle medicine, sui prodotti alimentari e sulle materie prime,[20][21] che dall'autoritarismo del governo comunista[22] e dalla sua risposta alla pandemia di COVID-19 nel Paese (ove si è verificata un'ondata di contagi proprio dall'estate 2021).[23][24][25]
Proteste a Cuba del 2021 | |||
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Manifestanti a L'Avana l'11 luglio 2021 | |||
Data | 11 luglio 2021 - 17 luglio 2021 | ||
Luogo | San Antonio de los Baños[1], Cuba | ||
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L'epicentro delle proteste si colloca a San Antonio de los Baños per poi espandersi in tutta l'isola cubana, trovando riscontro e sostegno anche all'estero nelle vicinanze delle ambasciate cubane.[26]
Manifestazioni di segno opposto dove si chiedeva la fine dell'embargo statunitense contro Cuba (ritenuto da alcuni osservatori essere una delle cause delle proteste)[27][28] e delle sanzioni statunitensi sono avvenute a L'Avana il 17 luglio 2021, con la partecipazione di decine di migliaia di manifestanti.[29]
Le reazioni internazionali si sono divise tra Stati che sostengono i manifestanti anti-governativi, il governo, la fine dell'embargo o il dialogo. Le manifestazioni anti-governative sono sostenute dal Movimento San Isidro, associazione di cubani che protestano contro l'aumento della censura del governo sull'espressione artistica a Cuba,[30][31][32][33] dall'Unión Patriótica de Cuba, organizzazione anticomunista di dissidenti cubani[5][6] e coalizioni di gruppi per i diritti umani a Cuba all'interno e all'esterno di Cuba.[34][35]