Proteste in Spagna del 2011
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Le proteste in Spagna del 2011-2012, conosciute anche come il Movimento 15-M o M15[1], furono una serie di manifestazioni svoltesi in Spagna in occasione delle elezioni locali e regionali, contro le politiche di austerità. L'origine del movimento può essere fatta risalire ai social network e al movimento civile della piattaforma digitale ¡Democracia Real Ya! (Democrazia Reale Ora!), con il supporto di altre 200 piccole associazioni.[2] La protesta iniziò il 15 maggio 2011 con una partecipazione iniziale di 58 città della Spagna.[3]
Le varie proteste richiedevano un cambio radicale della politica della Spagna. I manifestanti ritenevano di non essere rappresentati da alcun partito tradizionale, né favoriti dalle misure approvate dai politici.[4] I mezzi d'informazione spagnoli misero in correlazione le proteste con la crisi finanziaria spagnola iniziata nel 2008, con le idee di Stéphane Hessel espresse in Indignatevi!,[4] con il disagio della generazione NEET e con contemporanee proteste in Medio Oriente e Nord Africa.[5] Simili proteste erano avvenute o avvennero in Grecia nel 2010-2011,[6] in Portogallo nel 2011[7] e in Islanda nel 2009.[8]
Le prime manifestazioni in Spagna ebbero luogo poco prima delle elezioni regionali spagnole, tenutesi il 22 maggio 2011.
I gruppi che aderivano alle proteste erano eterogenei, ma condividevano il rifiuto netto dei politici spagnoli, del bipartitismo spagnolo (Partito Socialista Operaio Spagnolo e Partito Popolare) e della corruzione politica, e sostenevano quelli definiti diritti di base: casa, lavoro, cultura, sanità e istruzione.[9] Uno dei portavoce del movimento, scelti a rotazione, lo definì come "non apolitico, ma non di parte".[10]