Theodor Stolojan
economista e politico romeno / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Theodor Dumitru Stolojan (Târgoviște, 24 ottobre 1943) è un economista e politico romeno, Primo ministro della Romania dal 16 ottobre 1991 al 18 novembre 1992.
Theodor Stolojan | |
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Primo ministro della Romania | |
Durata mandato | 16 ottobre 1991 – 18 novembre 1992 |
Presidente | Ion Iliescu |
Predecessore | Petre Roman |
Successore | Nicolae Văcăroiu |
Ministro delle finanze | |
Durata mandato | 28 giugno 1990 – 30 aprile 1991 |
Capo del governo | Petre Roman |
Predecessore | Ion Pățan |
Successore | Eugen Dijmărescu |
Membro della Camera dei deputati della Romania | |
Durata mandato | 15 dicembre 2000 – 18 dicembre 2000 |
Legislatura | IV |
Gruppo parlamentare | PNL |
Circoscrizione | Bucarest |
Sito istituzionale | |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 10 dicembre 2007 – 1 luglio 2019 |
Legislatura | VI, VII, VIII |
Gruppo parlamentare | PPE |
Sito istituzionale | |
Presidente del Partito Nazionale Liberale | |
Durata mandato | 24 agosto 2002 – 2 ottobre 2004 |
Predecessore | Valeriu Stoica |
Successore | Călin Popescu Tăriceanu |
Presidente del Partito Liberale Democratico | |
Durata mandato | dicembre 2006 – 16 dicembre 2007 |
Predecessore | Nuovo partito |
Successore | Partito dissolto |
Dati generali | |
Partito politico | PCR (fino al 1989) PNL (2000-2006) PLD (2006-2007) PD-L (2007-2015) PNL (dal 2015) |
Titolo di studio | Laurea in Economia |
Università | Accademia degli studi economici di Bucarest |
Professione | Economista |
Firma |
Ministro delle finanze del governo Roman II (1990-1991), nel 1991 succedette a Petre Roman nell'incarico di primo ministro di un governo sostenuto da diverse forze politiche, investito per combattere la crisi sociale ed economica nel periodo di transizione della Romania alla democrazia e al capitalismo.
Fu successivamente consulente per la Banca Mondiale, entrando in politica nel 2000, come candidato alla presidenza della repubblica per il Partito Nazionale Liberale (PNL), del quale nel 2002 divenne presidente.
Fautore dell'Alleanza Giustizia e Verità con il Partito Democratico (PD) di Traian Băsescu e nuovamente candidato alla funzione di capo di Stato, accusando gravi problemi di salute nell'ottobre 2004 si ritirò dalla campagna elettorale per le presidenziali e dal ruolo di leader del PNL.
Nel 2006 fu a capo di una corrente scissionista del PNL che, dopo la sua espulsione, portò alla nascita del Partito Liberale Democratico, del quale fu presidente, e che nel 2007 si fuse con il PD, dando vita al Partito Democratico Liberale, ove rivestì l'incarico di primo vicepresidente.
Designato quale primo ministro in seguito alle elezioni parlamentari del 2008, rinunciò al mandato prima dell'investitura dopo aver portato a termine i negoziati per la formazione di una coalizione di governo tra PDL e Partito Social Democratico, lasciando il posto a Emil Boc.
Fu europarlamentare nel corso di tre legislature tra il 2007 e il 2019.
Percepito dall'opinione pubblica come un tecnico, fu generalmente apprezzato dall'elettorato tanto di centro-destra quanto di centro-sinistra per il suo stile sobrio e austero[1][2].