Bahaeddin Şakir
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Behaeddin Şakir o Bahaeddin Shakir (in turco ottomano بهاءالدین شاکر ; in turco: Bahattin Şakir (Sliven, 1874[1][2] – Berlino, 17 aprile 1922) è stato un politico ottomano.
Esponente della destra, è stato uno degli artefici del genocidio armeno.[3][4]
È stato membro fondatore del Comitato di Unione e Progresso (CUP), che ha trasformato in un partito politico, e direttore dello Shuraï-Ummett, un giornale che sosteneva il Comitato.[5] Durante la prima guerra mondiale fece parte della guida dell'Organizzazione Speciale (Teşkilât-ı Mahsusa). Alla fine della guerra fu arrestato insieme ad altri membri del CUP, inizialmente da una corte locale marziale ottomana e poi dal governo britannico. Venne quindi esiliato a Malta in attesa del processo militare per crimini contro l'umanità. Tuttavia le accuse non si concretizzarono e fu successivamente scambiato dalla Gran Bretagna con gli ostaggi detenuti dalle forze nazionaliste turche.