Grigorij Konstantinovič Ordžonikidze
politico e rivoluzionario georgiano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Grigorij Konstantinovič Ordžonikidze, detto Sergo, pseudonimo da rivoluzionario,[1] (in russo Григорий Константинович (Серго) Орджоникидзе?; Goreša, 24 ottobre 1886 – Mosca, 18 febbraio 1937), è stato un politico e rivoluzionario sovietico di etnia georgiana.
Grigorij Konstantinovič Ordžonikidze | |
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Commissario del popolo per l'industria pesante dell'URSS | |
Durata mandato | 5 gennaio 1932 – 25 febbraio 1937 |
Capo del governo | Vjačeslav Molotov |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Valerij Mežlauk |
Presidente del Consiglio superiore dell'economia dell'URSS | |
Durata mandato | 10 novembre 1930 – 5 gennaio 1932 |
Predecessore | Valerian Kujbyšev |
Successore | carica abolita |
Commissario del popolo dell'URSS per l'ispezione operaia e contadina | |
Durata mandato | 5 novembre 1926 – 10 novembre 1930 |
Predecessore | Valerian Kujbyšev |
Successore | Andrej Andreev |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Operaio Socialdemocratico Russo (1903-1918) (fazione bolscevica) Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico) (1918-1937) |
Nato e cresciuto in Georgia, Ordzhonikidze aderì sin da giovane al bolscevismo, e si fece strada nei suoi ranghi raggiungendo posizioni molto importanti. Arrestato e incarcerato numerose volte dall'Ochrana era in esilio in Siberia allo scoppio della Rivoluzione di febbraio nel 1917. Ritornato dall'esilio, Ordzhonikidze partecipò alla Rivoluzione d'ottobre che portò al potere i bolscevichi. Durante la successiva guerra civile russa ebbe un ruolo attivo, e guidò i Bolscevichi nel Caucaso, dirigendo l’invasione dell'Azerbaigian, dell'Armenia e della Georgia. Ordzhonikidze fu alla guida dell'unione di queste regioni nella Repubblica Socialista Federativa di Transcaucasia, che partecipò alla formazione dell'Unione Sovietica nel 1922.
Promosso alla guida dell'Ispettorato degli operai e contadini (Rabkrin), Ordzhonikidze si trasferì a Mosca ed entrò nella cerchia dei massimi dirigenti bolscevichi. Incaricato della supervisione della produzione economica sovietica, ristrutturò in modo radicale il Rabkrin e gli enti ad esso collegati, rilevando anche le inefficienze nella Vesencha, Consiglio superiore dell'economia nazionale. Nel 1930 Ordzhonikidze fu promosso alla guida della stessa Vesencha, che si trasformò nel Commissariato del Popolo per l'industria pesante (sigla: NKTP, in russo Наркомтяжпром?) nel 1932. In questo ruolo Ordzhonikidze ebbe la supervisione del Piano quinquennale per la sviluppo economico, e contribuì a creare il movimento stakhanovista dei lavoratori sovietici modello. Nel contempo entrò a far parte del Politburo, il vertice politico dell'Unione Sovietica. Fu alleato di Stalin nella lotta contro I suoi avversari politici Kamenev, Zinov'ev e Trockij.
Ordzhonikidze fu però riluttante ad aderire alle campagne contro i cosiddetti ‘sabotatori’ che iniziarono nei primi anni '30, il che portò a contrasti con Stalin, al quale era stato sino ad allora politicamente e personalmente molto legato. Ritenendo molto importante avere nei posti di comando persone esperte nel proprio campo, Ordzhonikidze si rifiutò di epurare vecchi collaboratori e di dissociarsi da persone accusate (sovente su basi arbitrarie) di essere anti-bolscevichi. Il rapporto con Stalin continuò a deteriorarsi, fino a quando, alla vigilia di una riunione nel febbraio 1937 nella quale avrebbe dovuto denunciare i suoi collaboratori, Ordzhonikidze si uccise con un colpo di pistola nella sua casa. Successivamente gli furono pubblicamente resi grandi onori come grande dirigente bolscevico, e gli furono intitolate varie città.